CATANIA SSD - Andata definitivamente in archivio la stagione è tempo di bilanci in casa Catania SSD, con la società che sta valutando attentamente l'attuale rosa rossazzurra per capire quali saranno le mosse giuste in vista del prossimo campionato di Serie C. Chi molto probabilmente non ci sarà è Giovanni Ferraro, l'allenatore che ha condotto la squadra etnea al ritorno fra i professionisti meno di un anno dopo il fallimento.
A conferma delle voci che si rincorrono da giorni circa la mancata conferma del tecnico campano, al quale verrà probabilmente preferito un mister più abituato alla categoria che si andrà a disputare, ecco le parole del nativo di Vico Equense rilasciate in conferenza stampa subito dopo l'ultima sfida stagionale del suo Catania, vittorioso in rimonta sul campo del Brindisi ma eliminato dalla Poule Scudetto.

Parole di ringraziamento quelle di Ferraro, che sanno di addio ma anche di riconoscenza per l'opportunità che la società gli ha dato e di orgoglio per l'affetto ricevuto: "Sono contento della vittoria fatta: abbiamo dimostrato ancora una volta di essere un gruppo importante. Chissà, se non avessimo perso con il Sorrento, se l'assistente avesse segnalato quell'irregolarità, sarebbe stato diverso. Dispiace non aver ottenuto la qualificazione. Sono orgoglioso del gruppo. Sono contento di questo anno fatto a Catania. Ringrazio il direttore Laneri, la società, il pubblico, tutti i tifosi che ci sono sempre stati vicini".
L'ex allenatore del Giugliano, tuttavia, non ha avuto solo belle parole per l'ambiente Catania ma si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa riguardo alle eccessive critiche a lui rivolte nel corso dell'annata rivendicando il grande lavoro svolto: "Abbiamo fatto trentasette partite ufficiali, facendo solo tre sconfitte, più la gara di coppa persa ai rigori. Per come siamo partiti abbiamo dato una grandissima risposta. Magari, alle volte, qualche critica si poteva evitare. Ne ho parlato anche coi ragazzi, dicendo loro 'lo specchio riflette senza parlare e a volte le persone parlano senza riflettere'. Solo chi vive il Catania, tante ore senza dormire, può capire il lavoro che c'è stato dietro. E' stato un anno fantastico, emozioni fantastiche, allenare il Catania ha un fascino particolare. Vincere un campionato in Serie D, anche se ti chiami Catania, non è facile".
Nonostante questo, però, il cuore del buon Giovanni batte e batterà sempre per questa magnifica città che lo ha accolto e lo ha fatto sentire importante e felice di fare il proprio mestiere, come ha sottolineato lui stesso molto emozionato nelle sue esternazioni finali da mister rossazzurro: "Porterò sempre dentro di me questa esperienza. Emozionato? Sì, ma anche felice per quello che ho dato. Ringrazio il pubblico presente oggi, non era facile venire qui: hanno impiegato dieci ore di pullman. Ai ragazzi ho detto che sono orgoglioso di loro, non era semplice per i calciatori professionisti calarsi in questa categoria. Ringrazio tutti".

Non è solo Ferraro che ringrazia Catania, ma è anche Catania che ringrazia Ferraro e per tanti motivi. Innanzitutto per la ragione più importante, ovvero aver guidato la squadra di nuovo fra i professionisti gestendo alla perfezione un gruppo straordinario per la Serie D. In secondo luogo per essere stato sempre concentrato sull'obiettivo e sul pezzo durante gli allenamenti e soprattutto la partita: le immagini del tecnico classe 1963 che ad ogni match teneva in mano il suo inseparabile cronometro per controllare il tempo resteranno indelebili, così come la sua incredibile abilità nell'azzeccare sempre i cambi, visto che chi entrava in campo a partita in corso puntualmente faceva la differenza con gol o assist.
Ferraro è stato un uomo vero, trasparante e sincero, ha difeso i suoi ragazzi nei pochi momenti difficili che hanno attraversato e l'ha fatto sempre con eleganza e in maniera educata, ha sempre mostrato grande rispetto e riconoscenza verso il direttore sportivo Antonello Laneri, il vicepresidente Vincenzo Grella, il presidente Ross Pelligra e tutta la società, si è mostrato nel suo lato più umano dedicando la vittoria del campionato a sua figlia Caterina, suo angelo custode e porta fortuna nella cavalcata vincente degli Elefanti, e con quegli occhi lucidi il giorno dell'ultima partita ufficiale del suo Catania SSD, una squadra che non dimenticherà mai e ringrazierà per sempre il suo condottiero gentile. Grazie di tutto mister Ferraro, anche tu sarai sempre nei nostri cuori.











