ZAFFERANA ETNEA - Quando si pronuncia la frase "Quel posto per me è come una seconda casa" ci si può riferire ad un luogo in particolare, come una piazza, un locale o un'abitazione, ma anche e soprattutto ad una città: questa è stata Zafferana Etnea per Vitaliano Brancati. Il grande scrittore, sceneggiatore e drammaturgo nato nel 1907, al pari di molti suoi illustri colleghi come Luigi Capuana, Federico De Roberto e Giovanni Verga, trascorreva diversi mesi dell'anno proprio nel paese catanese, scrivendo qui molti dei suoi romanzi. A titolo di esempio basta ricordare che l'opera "Paolo il caldo" è ambientata proprio in una Zafferana dipinta come una delle città più suggestive attorno all'Etna.

Per questo motivo, a partire dal 1968 il comune siciliano ha cominciato ad organizzare un evento dedicato allo scrittore di Pachino denominato Premio Brancati. Quest'ultimo è stato concepito fin da subito come un riconoscimento a livello letterario e grazie alla preziosa collaborazione di celebri scrittori ed intellettuali del tempo ha acquisito grande prestigio e rilevanza a livello nazionale e internazionale, anche grazie ai convegni dedicati alla letteratura tenuti a margine del premio con importanti ospiti sia italiani che stranieri.
Fra coloro che si sono adoperati per far conoscere l'evento rendendolo sempre più apprezzato nel mondo culturale ci sono stati autori del calibro di Alberto Moravia, Dacia Maraini, Elsa Morante, Ezra Pound, Lucio Piccolo di Calanovela, Pierpaolo Pasolini e Vanni Ronsisvalle. In questi giorni, tutti loro sono stati omaggiati dalla città di Zafferana Etnea che, per celebrare i cento anni di Pasolini (celebrati nel 2022) e le oltre sessanta edizioni del premio Brancati, ha provveduto a realizzare un grande affresco murales che raffigura i volti di questi indimenticati e indimenticabili intellettuali.

Questa splendida opera, che si può ammirare lungo la via Ronsisvalle, vuole soprattutto rendere onore alla memoria di Vitaliano Brancati, ricordando ed esprimendo il forte legame che unisce lo scrittore e la città etnea, fonte inesauribile di ispirazioni e suggestioni per la sua penna grazie ai luoghi che tanto amava. Perché Zafferana per Brancati era come una seconda casa, un posto dove trovare pace e serenità e poggiare il cuore.











