Amministrative Aci Sant'Antonio, Rocca non ci sta: "Tutti uniti contro di me, ma daremo loro un altro dispiacere"

ACI SANT'ANTONIO - Ad una settimana dai turni di ballottaggio per alcuni Comuni siciliani nelle Amministrative 2023 nella giornata di ieri sono stati resi noti gli apparentamenti in vista delle nuove votazioni, fissate per domenica 11 e lunedì 12 giugno. Ad Aci Sant'Antonio il centrodestra si è compattato attraverso l'alleanza stretta tra Giuseppe Santamaria, uno dei due protagonisti del ballottaggio, Antonio Scuderi e Antonio Di Stefano. A tal proposito, l'altro contendente alla poltrona di primo cittadino santantonese Quintino Rocca ha commentato tale scelta con un comunicato stampa:

“È arrivato l’accordo, sembrerebbe sia arrivato addirittura da Palermo, non da Catania. Ne hanno fatto una questione di centrodestra, i deputati, fra Sammartino e Cuffaro, per citare due dei riferimenti delle compagini in campo. Pare che ci sia un nemico da abbattere ad Aci Sant’Antonio, un mostro spaventoso a chissà quante teste, un nemico che ha il mio nome, il mio e di tutti quelli che compongono la mia squadra. Mi sono guardato allo specchio e poi mi sono guardato le mani, ho pensato: magari è vero, sono così pericoloso. Ho guardato anche le facce dei miei amici, persone oneste, lavoratori, artigiani, imprenditori, e non ci ho visto dentro nessun interesse nel territorio. Eppure, come me, appaiono pericolosi".
“Anche noi, sì, abbiamo avuto interlocuzioni in questi giorni che hanno seguito il primo turno di votazioni, e ringrazio davvero sentitamente chi ci aveva preso in considerazione, chi ci aveva indicato come prescelti: beh, adesso prendo io, come è giusto che sia, la responsabilità di aver fatto una scelta che tutelasse, per prima cosa, la natura del nostro progetto, la sua integrità civica agli occhi dell’elettorato a cui non mi sono sentito di dire di avere raccontato balle fino ad ora. Prima delle scelte fatte su di noi, veniamo noi, vengono le nostre idee, la nostra coerenza".
“Dall’altro lato si sono odiati, poi amati, poi odiati, poi amati ancora, si sono insultati, attaccati, hanno chiamato aiuto da fuori per continuare ad attaccarsi fra loro, e ora sono uniti contro di me, tutti insieme in un bel carrozzone che contiene tutto e il contrario di tutto. Nessuno di loro crede nel candidato sindaco attorno al quale stanno facendo capannello, ma tutti loro hanno ritenuto che fosse questo l’unico modo per provare a vincere dopo la batosta subita qualche giorno fa. Sono convinti, adesso, di aver già vinto il ballottaggio, a tavolino, così come erano convinti di vincere al primo turno grazie all’apporto dell’irreprensibile lista in più, Forza Italia".
“Mi viene da dire: sapete che c’è, adesso? Sarà bello, fra qualche giorno, dar loro quest’altro dispiacere, rompendo una volta e per tutte un sistema pseudopolitico che da troppo tempo stritola i territori a favore di spartizioni che sono ben lontane da dare risposte utili alla collettività. Ché alla fine la gente – perché è la gente che fa la storia –, quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, capace benissimo di prendere liberamente una decisione. Non c’è più nessun consigliere da accontentare ormai, c’è solo da scegliere un sindaco oppure l’altro, una squadra oppure l’altra, il passato remoto oppure il futuro”.

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