ACR Messina, continua il caso Sciotto-Mannino: l'iscrizione in Serie C è appesa a un filo

ACR MESSINA - Una grande rincorsa, un'impresa quasi inaspettata a un certo punto della stagione, vanificata appena un mese dopo con grande amarezza dettata da una gestione discutibile: così potrebbe essere riassunta la situazione attuale dell'ACR Messina. La squadra peloritana, dopo un girone d'andata a dir poco pessimo che sembrava già condannarla alla retrocessione, ha cambiato marcia grazie al ritorno di mister Ezio Raciti in panchina. I risultati sono stati ottimi e oltre ogni più rosea aspettativa: grinta e motivazioni ritrovate, 30 punti conquistati nel girone di ritorno e salvezza centrata nella doppia sfida dei playout contro la Gelbison.

Scampato il pericolo Serie D ci si augurava che il peggio fosse passato in casa giallorossa, invece nell'ultimo mese la situazione sta lentamente ma inesorabilmente precipitando e l'incubo di dover affrontare una nuova faticosa ripartenza è sempre più vicino. Dal 13 maggio, giorno della conquista della permanenza in Serie C, in avanti il presidente Pietro Sciotto ha ribadito più volte la sua volontà di cedere il club dopo sei anni viste anche le sempre più frequenti frizioni con la tifoseria. 

Pietro Sciotto, presidente dell'ACR Messina

Gli acquirenti per rilevare il Messina sembravano anche esserci, in particolare l'imprenditore Fabrizio Mannino, che nelle ultime settimane ha mostrato un certo interesse per le sorti della società siciliana. Dalle parole, tuttavia, non si è ancora passati ai fatti, quelli concreti che interessano davvero ai tifosi, e la proprietà del Messina è ancora in mano a Sciotto. Quest'ultimo, con un comunicato sul sito ufficiale del club risalente a pochissimi giorni fa (giovedì 15 giugno) ha aperto ufficialmente un caso, rivelando che la trattativa con l'imprenditore palermitano sarebbe arrivata ad un punto di non ritorno che, purtroppo per la piazza peloritana, è decisamente negativo. 

Secondo il presidente del Messina, Mannino non avrebbe fornito le opportune e richieste garanzie per definire l'operazione con successo e soddisfazione da ambo le parti, e per questo motivo non sarebbe andato in porto l'affare. In tal modo e con queste premesse è contestualmente arrivato l'annuncio di Sciotto della sua intenzione di non iscrivere il club al prossimo campionato di Serie C. Nell'ambiente peloritano, tuttavia, resistono delle flebili speranze che l'attuale presidente cambi idea e iscriva la squadra, considerando anche che lo stesso Mannino sembra ancora interessato a rilevare il club, ma come ha dichiarato nelle scorse ore sta attendendo che l'iscrizione venga effettivamente perfezionata per risedersi al tavolo con Sciotto.

Fabrizio Mannino

Il problema, e non di poco conto, è che il tempo stringe e non ce n'è più tanto a disposizione, anzi è pochissimo perché si tratta solo di poche ore: il termine ultimo è infatti fissato per il 20 giugno, cioè domani. Ecco dunque che, esattamente come un anno fa, il futuro della società giallorossa si deciderà nell'ultimo giorno disponibile, e si prospetta così un bivio per Sciotto: salvare il club in extremis onorando anche tutti gli impegni economici coi propri ex tesserati, per poi riprendere il discorso per la cessione, o lasciare cadere nel baratro una squadra e un'intera città che aspetta con ansia e preoccupazione l'esito. Insomma, il caso Sciotto-Mannino, con tanto di comunicati stizziti e rischiose tattiche attendiste, continua ed è ancora aperto, ma l'iscrizione in Serie C è appesa a un filo e se questa non dovesse materializzarsi nelle prossime ore a perdere sarebbe solo e soltanto il Messina.

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