ACIREALE, PROBABILE MODIFICA NEL PROGETTO PER IL NUOVO IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE DI CORSO UMBERTO

ACIREALE - Era stato presentato il pomeriggio dell'8 Marzo di quest'anno al Palazzo di città, alla presenza dell'amministrazione Alì, il progetto per la realizzazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione a led di Corso Umberto ad Acireale, per un costo complessivo di 385 mila euro con fondi “Fraccaro” (decreto crescita). Il progetto prevedeva l'installazione di 60 pali artistici a bordo marciapiede e 8 proiettori a led. L'indomani della presentazione, l'allora candidato Roberto Barbagallo, oggi Sindaco di Acireale, nel suo profilo Facebook scriveva: "L’installazione di questi lampioni in mezzo al marciapiede è la scelta giusta per il nostro corso? Il rischio è quello di oscurare i nostri palazzi storici e le loro bellezze! Inoltre mi chiedo perché stiamo installando il nuovo impianto solo in Corso Umberto, mentre in Corso Savoia continuerà a persistere la vecchia e pericolosa illuminazione? Acireale è di tutti!”.

In questi mesi, gli uffici hanno bandito la gara per la realizzazione dei lavori con inizio entro metà settembre ma, nel frattempo è cambiata l'amministrazione. E' notizia dei giorni scorsi come il neo sindaco Barbagallo sia deciso a chiedere al settore lavori pubblici la modifica del progetto attuale e, proprio per questo motivo, la scorsa settimana si è tenuto un sopralluogo in Corso Umberto utile a valutare insieme ai tecnici comunali la possibilità di installare, invece dei pali artistici a bordo marciapiede previsti nell'attuale progetto, dei bracci artistici attaccati al muro dei palazzi, oltre ai proiettori agli incroci con Largo 25 Aprile, Piazza Garibaldi e via Mancini. 

A prescindere dalla reazione dei proprietari degli immobili, cosa che può essere risolta, l’unica incognita, oltre alla scelta del materiale da installare che resta sempre una decisione dell'amministrazione comunale, è quella dei tempi tecnici. Bisognerà infatti, massimo entro metà settembre, modificare il progetto, bandire di nuovo la gara d'appalto e, nello stesso tempo, chiedere il parere al genio civile e alla soprintendenza per non rischiare di perdere il finanziamento. Nel mezzo ci stanno anche le ferie di Agosto.

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