SICILIA - In questi giorni la Sicilia è martoriata dal caldo africano e dal sovraccarico delle reti elettriche, a causa dei condizionatori accesi per moltissime ore al giorno, che stanno causando frequenti e prolungati black out in diverse zone dell'isola. I casi più eclatanti sono quelli di interi quartieri di Catania, come Librino, che sono al buio quasi costantemente da diversi giorni.
Ecco dunque che Federconsumatori ha pubblicato un comunicato stampa a sostegno dei siciliani e del proprio diritto al rimborso nei confronti di chi ha subito disagi: "Federconsumatori, che più volte si è occupata sia del mercato che delle infrastrutture dell'energia, sia a livello nazionale che regionale in Sicilia, capisce perfettamente l'entità del problema e che risolverlo non è affatto facile. Ma sa anche che, con una opportuna politica energetica basata sullo sviluppo delle energie rinnovabili diffuse sul territorio questi problemi sarebbero stati molto più gestibili. Così, oggi, migliaia di siciliani sono al buio, non possono accendere nemmeno un ventilatore, non hanno più un frigorifero funzionante e, nei casi peggiori, a causa della mancanza di elettricità non hanno nemmeno acqua. Nella maggior parte dei casi questi utenti hanno diritto ad un rimborso perché i distacchi di corrente sono stati tutti senza il preavviso di almeno 24 ore".
La nota prosegue spiegando più nel dettaglio le condizioni di un eventuale rimborso: "Nel caso specifico si ha diritto al rimborso in caso di interruzione per una durata che varia in base alla grandezza del Comune in cui si vive: Comuni sotto i 5.000 abitanti: almeno 16 ore consecutive, Comuni tra 5.000 e 50.000 abitanti: almeno 12 ore consecutive, Comuni oltre 50.000 abitanti: almeno 8 ore consecutive. Nel caso di più interruzioni durante la stessa ora di tempo, l'interruzione di corrente viene considerata consecutiva (ma va sottratto il tempo durante il quale la corrente era disponibile). In base alla durata del black out i rimborsi per i privati cittadini vanno da un minimo di 30 euro ad un massimo di 300 euro. I rimborsi sono automatici: vengono calcolati nella prima bolletta emessa dopo 60 giorni dall'interruzione".











