CATANIA - Un’attività d’indagine – denominata Landayà – coordinata dalla DDA di Catania ed eseguita, anche con l’ausilio di presidi tecnici, dalla II Sezione Investigativa “Criminalità Straniera e Prostituzione” della locale Squadra Mobile ha portato alla emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania durante l'operazione Landayà tra Sicilia, Liguria, Lombardia, Piemonte e Lazio, nei confronti di 25 extracomunitari (tra guineani, ivoriani e maliani) ritenuti i componenti di un’organizzazione criminale che si occupava in cambio di denaro di organizzare ai migranti il viaggio dal loro Paese d’origine fino arrivare ai Paesi dell’Unione europea, in special modo la Francia.
L’ipotesi di reato è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Otto le persone finite in manette; ad undici il provvedimento è stato notificato in carcere. Sei persone sono riuscite a sfuggire all’arresto ed ora sono ricercate.
Le indagini hanno preso avvio dalla vicenda relativa ad una minorenne straniera non accompagnata arrivata il 25 gennaio del 2021 nel porto di Augusta (Siracusa) che è riuscita ad arrivare in Francia seguendo le indicazioni di una donna che in Libia le si era presentata come sorella di un uomo che in Italia si occupava di far completare il lungo viaggio dal Paese di origine sino alla Francia passando per l’Italia. Secondo quanto accertato le migranti di sesso femminile in alcuni casi, oltre al pagamento in denaro, corrispondevano prestazioni sessuali, anche quando viaggiavano con figli minori.











