CATANIA FC - La gratitudine, l'affetto e un viaggio: tutti elementi accomunati all'interno di una grande, unica e inimitabile storia, che ha legato un uomo a dei colori e soprattutto ad un rettangolo verde dove far rotolare un pallone. L'uomo in questione è Francesco Lodi, per tutti "Ciccio", i colori sono quelli rossazzurri del Catania e il rettangolo verde è quello di un campo da calcio, autentico e insostituibile amore del numero 10 più amato alle pendici dell'Etna.
La gratitudine, si diceva, è assolutamente sacrosanta nei confronti di un campione che ha dato tutto per la maglia del Catania e per far felici i tifosi e tutta la rovente piazza siciliana, da qui l'affetto che lega e legherà per sempre questa città e questa squadra al nativo di Napoli e soprattutto adesso che questa avventura si è conclusa, almeno sul campo. Da circa una settimana, infatti, è arrivato l'annuncio ufficiale dell'addio al calcio di Lodi, con lo stesso ormai ex giocatore che ha affidato le sue sensazioni ad un post breve ma molto sentito sul proprio profilo Instagram: "Ringrazio dal profondo del cuore tutti. In primis la mia famiglia: mia moglie e i miei figli, forza senza la quale nulla sarebbe possibile. Grazie anche a presidenti, dirigenti, allenatori, compagni di squadra, addetti ai lavori e TIFOSI (la parte più bella del gioco). È stato un viaggio fantastico…dalla prima all’ultima punizione. Il percorso è compiuto, il domani è ancora incerto. Ci vediamo presto".
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Un viaggio fantastico, dice bene il nostro caro capitano, che è iniziato nel lontano 1995 all'interno delle giovanili dell'Empoli per poi calcare per la prima volta un campo di Serie A l'8 novembre 2003 sempre con la maglia dei toscani. Seguiranno tappe intermedie e di passaggio utili per fargli fare esperienza e affinare quelle qualità e soprattutto quel magico piede mancino che ne faranno le fortune negli anni a venire: oltre all'Empoli militerà nel Vicenza, nell'Udinese e nel Frosinone. Nel 2011 arriva la prima svolta della sua carriera con l'approdo al Catania che lo acquista in comproprietà (vecchia formula di mercato abolita anni fa) con l'Empoli. Dopo appena due settimane dal suo sbarco sul suolo rossazzurro lascia subito il segno, anzi i segni (e che segni) realizzando i suoi primi due gol in una partita memorabile: è il 13 febbraio 2011 e Ciccio decide di vestire per la prima di una lunga serie di volte i panni del trascinatore siglando una doppietta con due splendide punizioni, ribaltando il Lecce e regalando il 3-2 al Catania e il sorpasso in classifica ai salentini, pura poesia.

Francesco Lodi, capitano del Catania
Nel 2012 si rende ancora protagonista con ben 9 gol in 37 partite, divenendo addirittura il capocannoniere della squadra etnea, con cui gioisce e sfiora una clamorosa qualificazione europea, ma a fare davvero la differenza è la sua dedizione alla causa ancora una volta contro il Lecce, ma stavolta non per la gloria ma per il sacrifico. Il portiere del Catania Juan Pablo Carrizo viene espulso e, finiti i cambi, Ciccio si mette in porta e pazienza se sarà lui a subire il gol della sconfitta: ha dimostrato di essere pronto a tutto per questa maglia.
Anche nelle migliori storie d'amore, tuttavia, può succedere di doversi separare per vari motivi non sempre ben chiari o specificati e così avviene nel 2013, quando Lodi passa al Genoa. Questo, tuttavia, sarà solo un arrivederci e nemmeno troppo lontano: nel gennaio 2014 il classe 1984 è di nuovo a Catania. Nella seconda esperienza rossazzurra ecco un'altra partenza col botto: gol su rigore nel 2-0 al Bologna nel giorno del secondo debutto etneo. L'altra rete che realizzerà contro l'Atalanta sarà purtroppo ben più amara, in quanto rappresenta l'ultima del numero 10 con la maglia rossazzurra in Serie A: il Catania è già retrocesso in Serie B e non rivedrà la massima serie per diversi anni.
Ciccio si sente ancora un calciatore di Serie A e, a malincuore, decide di restarci nell'estate del 2014 scegliendo il Parma. Decisione che, purtroppo per lui, si rivelerà pessima, in quanto incapperà nella crisi societaria del club ducale che andrà incontro al fallimento. Tra il 2015 e il 2017 chiude definitivamente la sua avventura in massima serie con il ritorno all'Udinese, esperienza biennale in cui ha il tempo di realizzare il 13º gol su punizione in Serie A contro un'altra sua ex squadra come il Frosinone.

Francesco Lodi, capitano del Catania
A questo punto della sua carriera, e a 33 anni, è il momento per Ciccio di ascoltare le sue emozioni e di fare una scelta di cuore: così, il 13 giugno 2017 si accorda con il Catania per avviare il suo terzo capitolo in terra etnea, ma stavolta ripartendo dalla Serie C. Trascorre altre 3 stagioni in maglia rossazzurra, annate complicate e avare di soddisfazioni, con gli Elefanti che cercano più volte ma senza successo di risalire dall'inferno della terza serie del calcio italiano ma vanno incontro a più delusioni che gioie. Eppure il capitano è lì, pronto a guidare la barca in tempesta che sta per affondare e in qualche modo la tiene a galla, con la sua classe e il suo attaccamento a maglia e città.
Come detto, però, Ciccio è un capitano e non un santo e di miracoli non ne può fare e quando nel 2020 cominciano ad affiorare sempre più prepotentemente i problemi economici del club etneo è costretto a dover lasciare nuovamente il Catania, accasandosi sempre in Serie C ma nel Girone B con la Triestina. Poco più di un anno dopo, il classe 1984 prende un'altra importante scelta per la sua carriera: firma con l'FC Messina in Serie D. Una scommessa, una sfida, che si rivela vincente: realizza addirittura 13 gol in 22 partite disputate (tra cui una tripletta) contribuendo in maniera decisiva alla promozione in Serie C del club peloritano. Il richiamo di Catania è però troppo forte e così nel 2021 ci torna, ma in provincia: si accorda con l'Acireale, di nuovo in Serie D.

Francesco Lodi, capitano del Catania
Sarà solo un antipasto in vista di un ennesimo, il quarto, ritorno in maglia rossazzurra: il 3 agosto 2022 Francesco Lodi firma con il nuovo Catania SSD, società ripartita dal fallimento del vecchio Calcio Catania. Così, alla veneranda età di 38 anni, Ciccio diviene nuovamente una colonna della mediana etnea, capitano fedele e coraggioso e inimitabile punto di riferimento per tutti i compagni, continuando a dispensare in campo perle della sua infinita classe, con 4 gol e 7 assist all'attivo: suo sarà il primo gol (manco a dirlo su punizione) in quel Ragusa-Catania che ha segnato l'inizio ufficiale di una nuova epoca per il calcio etneo, suo sarà il sigillo su rigore al 97' che fa esplodere il Massimino e regala il successo agli etnei nella sfida con la Cittanovese, sue saranno le lacrime di gioia quel 19 marzo 2023, giorno della matematica promozione in Serie C, sue saranno le braccia che solleveranno un trofeo dal sapore di liberazione e rinascita.
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Tanto altro ci sarebbe da dire e da raccontare, ma adesso basta, fine del viaggio, di un viaggio fantastico che ci ha regalato una cascata, un'infinità di emozioni di cui conserveremo nei cassetti del cuore i piacevolissimi e nostalgici ricordi. Grazie per questo viaggio Ciccio, ti siamo grati e con grande affetto siamo convinti che non sia un addio ma un arrivederci: hai riportato il Catania tra i professionisti, eri già una leggenda, ora sei diventato qualcosa di più, un amico, un fratello, un tifoso, uno di noi. Grazie per questo viaggio fantastico.











