ACI CATENA - Nei giorni scorsi il sindaco Margherita Ferro ha scritto ai vertici dell’Asp di Catania, per manifestare la propria opposizione circa le ventilate notizie di chiusura del secondo ingresso dell’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale che è limitante con il territorio di Aci Catena, proprio nel segmento di via Cubisia. La novità che sta facendo molto discutere non solo la comunità catenota, è quella che dall'ingresso ricadente nel Comune di Aci Catena potranno entrare solo ed esclusivamente gli impiegati muniti di abbonamento, le ambulanze e i privati diretti al pronto soccorso.
I visitatori dovranno necessariamente entrare dall'ingresso centrale di via Caronia. In sostanza i residenti dei comuni di Aci Catena e Aci Sant'Antonio, ad esempio, dovranno necessariamente passare da Acireale, percorrere viale Cristoforo Colombo fino alla rotatoria con via Sclafani e raggiungere la struttura.
Come detto in data 18 settembre con protocollo n.28152/2023, il primo cittadino catenoto ha inviato una lettera al direttore generale dell’Asp Catania, Maurizio Lanza ed al direttore medico del P.O. Santa Marta e Santa Venera, Rosario Cunsolo, per manifestare il disappunto della comunità.
Di seguito la missiva inviata via pec
“Nelle ultime settimane, si sono susseguite diverse indicazioni, su una “possibile” chiusura del secondo ingresso dell’ospedale S. Venera e S. Marta di Acireale, localizzata in via Cubisia, ingresso da Aci Catena.
Tale ingresso di via Cubisia, rappresenta un presidio essenziale per la comunità catenota è un punto di riferimento per tutto il territorio di Aci Catena e per i comuni viciniori.
La posizione geografica di tale ingresso, riesce a garantire un’eccellente gestione delle emergenze che provengono dalla nostra comunità, soprattutto quelle emergenze, dove il fattore “tempo” può essere decisivo.
Per tanto, nella qualità di primo cittadino, mi appello al Vostro operato per una soluzione condivisa tra le parti.
CHIEDO
che l’ingresso di via Cubisia che insiste su Aci Catena, per le motivazione sopra espresse, resti a disposizione della comunità catenota e non solo”.











